Soverato

Visita insieme a noi la "Perla dello Ionio", Soverato situata sul mare nella parte meridionale del Golfo di Squillace rappresenta il polo turistico più importane del versante ionico

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E' detta “Perla dello Ionio” per la bellezza del suo mare, ma il suo fascino va molto oltre e non prescinde dai resti di quel passato millenario che la Calabria custodisce come uno scrigno prezioso. Parliamo della cittadina di Soverato che, situata a sud del golfo di Squillace, a circa 30 km dal capoluogo di regione, rappresenta il polo turistico più importane del versante ionico. Un ruolo a cui nel 2015 ha dato un maggiore impulso l’assegnazione della Bandiera blu delle spiagge, prestigioso riconoscimento europeo basato sulla notevole qualità delle acque di balneazione e quella dei servizi ad essa connessi.

L'antico centro urbano che sorgeva sulla costa, secondo la tradizione storica era denominato “Poliporto”, mentre “Suberati” venne chiamato il villaggio che sorse intorno al X secolo nell’area collinare, attualmente detto Soverato Superiore. Pochi sono i documenti relativi alla sua storia e uno di questi registra la presenza di un antico mulino proprio in quest’area, che è caratterizzata anche dalla massiccia presenza di alberi di sughero, fattore da cui deriverebbe, secondo alcune ipotesi, l’attuale toponimo di Soverato.

A dispetto della modernità che sembra prendere il sopravvento nell’area costiera, il borgo di Soverato Superiore conserva intatto il suo antico fascino. Le chiese e i palazzi antichi che danno forma all’agglomerato urbano, sono stati in parte ricostruiti dopo i forti danneggiamenti arrecati dal terribile terremoto che, nel 1783 colpì la Calabria radendola quasi al suolo.

Tra i monumenti architettonici religiosi che ricordano tale nefasto evento c’è la Chiesa Matrice di Maria Santissima Addolorata, costruita proprio dopo il terremoto del 1783 ed impreziosita dalla presenza, al suo interno, della celebre Pietà di Antonello Gagini, la scultura in marmo bianco risalente al 1521 che ritrae la Vergine Maria con in grembo Gesù deposto dalla croce.

Ma torniamo ora a volgere lo sguardo all’antica Poliporto e scrutiamo nei meandri delle moderne architetture che caratterizzano lo scenario attuale. Ebbene il passato ha lasciato i suoi segni tangibili ed è qui che troviamo la leggendaria Torre di Carlo V detta anche “Turrazzu”. Lo scopo per il quale venne edificata tra la fine del 1500 e gli inizi del secolo successivo è essenzialmente quello di difendersi dalle incursioni piratesche, proprio come tutte le altre 339 torri del Regno di Napoli costruite nelle aree costiere di tutto il Mezzogiorno. Tra queste, molte scomparvero, altre furono parzialmente distrutte. Il “Turrazzo” sopravvive e domina il Mar Ionio, solitario testimone di un lontano passato, dallo sperone a nord della città, su cui è ubicato. Sembra beffarsi del tempo che passa, lui, che porta con sé l’orgoglio delle sue fattezze che lo rendono prezioso in quanto è una delle pochissime torri a pianta quadrata anziché ovale, rimaste ancora intatte.

Riguardo alle incursioni dei pirati che tanto terrore generavano in passato, una leggenda racconta che nel 1754, i Turchi devastarono il borgo di Soverato Superiore, portando via molti oggetti preziosi tra cui una campana d’oro. Mentre cercavano di trasportarla su una delle loro navi, però, la campana cadde nel fiume Beltrame e secondo la leggenda, ancora oggi, la notte di Natale si odono i suoi rintocchi in quella zona.

Percorrendo ancora la costa, ecco che si giunge nell’area oggi denominata San Nicola, che in epoca greco-romana ospitava la zona portuale dell’antica Poliporto e ancora oggi ne conserva i resti.Ancora una volta, la Calabria svela uno dei suoi incantevoli e magici scenari che coniugano dei paesaggi da favola ai tratti architettonici e monumentali di un lontano passato, che si manifesta anche attraverso gli usi e i costumi della popolazione.

Anche Soverato, infatti, diviene teatro di antichi rituali e celebrazioni legate all’ambito religioso, come la Presa di Cristo e la Cumprunta, che testimoniano il forte legame della gente di Calabria con la fede cristiana.

Tra gli eventi legati al folklore sono degni di nota il Carnevale; la Fiera della Galilea, che si svolge il lunedì e il martedì dopo Pasqua e quella di S. Anna, alla fine di luglio.

I tratti suggestivi della storia e delle tradizioni di Calabria s’intrecciano alla vocazione principale di Soverato, che è il turismo e alle numerose attività legate alla stagione estiva ed al mare. Una delle attività tipiche della cittadina ionica è, ad esempio, la pesca dei giovani esemplari di tonno alletterato dalla spiaggia, uno sport dalle caratteristiche uniche, praticato con speciali attrezzature.

Un’altra peculiarità dei fondali marini della Perla era la presenza di cavallucci marini. Di qui la creazione, nel 2009, del parco marino “Baia di Soverato”. Tra le altre attrazioni di cui si può fruire ricordiamo il giardino botanico, accessibile solo durante il periodo estivo, e il moderno teatro comunale.

di Angela Rubino | 16 aprile 2016

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