Sellia

Scopri insieme a noi Sellia, un borgo di montagna della fascia ionica catanzarese le cui origini millenarie sono sospese tra storia e leggenda.

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Sellia è un borgo di montagna della fascia ionica catanzarese, situato a 560 m s.l.m., le cui origini millenarie sono sospese tra storia e leggenda. Di sicuro Sellia è uno dei più antichi insediamenti della zona, ma le sue origini sono ancora avvolte dal mistero, in quanto le fonti utili per ricostruire con certezza le tappe del suo passato più antico sono purtroppo esigue.

Si racconta che essa fu fondata in seguito alla distruzione di Trischene, una florida cittadina situata sulla costa, nel territorio compreso tra Crotone e Squillace, presso le foci dei fiumi oggi chiamati Crocchio e Simeri, le cui vicissitudini sono raccontate nella “Cronaca” scritta nel XV secolo dal Galas e nella "Chronica Trium Tabernarum", opera del canonico catanzarese Ruggero Carbonello, vissuto anch’egli, nel XV secolo. Si narra che al tempo in cui la Calabria era sotto il dominio dei bizantini e le coste erano minacciate dalle continue incursioni dei saraceni, gli abitanti di Trischene, per sfuggire alla violenza e alla sopraffazione di questi ultimi, decisero di abbandonare la città per rifugiarsi sulle alture circostanti, lontano dal mare. Fu così che, tra il IX e il X secolo, essi fondarono, sul monte Sellion, Asilia, da cui poi derivò il nome Sellia.

La verità circa l’esistenza dell’antica Trischene è ancora oggi una questione dibattuta dagli storici, però secondo alcuni, non vi è dubbio che la città sia realmente esistita. In questo caso, risulterebbe vera anche l’ipotesi che Sellia sia stata fondata dai profughi provenienti dalla cittadina costiera. Però occorre sottolineare che il popolamento dell’area sulla quale sorge Sellia potrebbe risalire anche ad un’epoca anteriore. A supportare questa ipotesi, il ritrovamento di un’ascia in bronzo di manifattura greca, simile a quelle recuperate nel sito dove sorgeva l’antica Sibari, rinvenuta nel 1880 nel burrone Pallara.

Insomma, una storia ancora avvolta nel mistero, una storia da esplorare e che potrebbe ancora svelare tante meraviglie. Mistero e meraviglia che aleggiano oggi intorno al suggestivo centro storico della cittadina, impreziosito da palazzi, chiese e monumenti che ne raccontano la storia insieme all’antico impianto urbano, caratterizzato da strette viuzze che regalano scorci e paesaggi mozzafiato.

Tra i luoghi di culto sono degni di nota la chiesa dedicata al Santo Patrono, San Nicola di Bari e poi quelle dedicate al SS. Rosario e alla Madonna della Neve. Da ammirare anche i resti del Castello Medievale che dominava l’abitato e poi la caratteristica Porta Bella, ovvero una suggestiva scalinata composta da 130 gradini, che collega la parte bassa dell’abitato al cuore del centro storico, situato più in alto. Tra i palazzi storici, merita un cenno il settecentesco Palazzo Placida.

Visitando il rione Sant’Angelo, poi, ci si imbatte in un luogo di grande valore storico-antropologico: un antico frantoio risalente agli inizi del 1800, testimonianza e simbolo di un territorio a vocazione contadina, dove la lavorazione delle olive e la produzione dell’olio hanno da sempre ricoperto un ruolo di primaria importanza. Presso il locale che ospita l’antico frantoio è stato anche allestito un piccolo museo che raccoglie numerosi oggetti ed utensili legati alla produzione dell’olio.

In epoca più recente, nell’area costiera si è sviluppata la cittadina di Sellia Marina, che è Comune autonomo dal 1956.

Il turismo balneare, l’agricoltura e la lavorazione del vetro sono le attività che maggiormente caratterizzano la sua economia.

di Angela Rubino | 18 luglio 2018

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